FUOCO DI SANT'ANTONIO
Finalmente dopo tanti anni, abbiamo vissuto nuovamente un
momento molto importante, che abbiamo aspettato impazientemente.
Le guide ed gli esploratori del gruppo scout Giovinazzo 1
hanno avuto l'opportunità di organizzare come impresa di reparto il Fuoco di
Sant'Antonio!
l'usanza vuole che si accendano dei grandi falò, in
quanto si dice che Sant'Antonio Abate sia custode del fuoco e guaritore della
malattia chiamata "fuoco di Sant'Antonio". É una tradizione secolare
che segna anche l'inizio del Carnevale.
La festa tradizionale ha avuto luogo il 22 gennaio 2022
nel cuore di Piazza Meschino, nel centro storico della città.
Ovviamente per organizzare la viva ed entusiasmante
serata, c’è stato tanto lavoro dietro le quinte!
Ogni guida ed esploratore ha messo a disposizione le
proprie competenze e capacità, impegnandosi per poter organizzare l’impresa nel
modo migliore possibile.
Come negli anni passati il reparto si è diviso in gruppi
e ognuno di questi aveva un proprio compito.
I gruppi si sono incontrati per fare riunione in sede ed
è stato anche un modo per passare del tempo insieme senza preoccupazioni di
alcun tipo, se non quella di divertirsi e lavorare insieme! Questo è quello che
aspettavano da tanti anni come reparto, poiché ci sono state molte restrizioni
a causa del covid che hanno impedito di vivere queste esperienze pienamente.
Tra gli svariati compiti assegnati ai gruppi c’era quello
di intrattenere la gente con canti tipici e balli tradizionali. Il gruppo canti
e balli è stato così bravo da riuscire ad includere tutta la gente che passava!
Con molto entusiasmo sono riusciti a strappare loro un sorriso e a trasmettere
un dolce ricordo di questo fuoco.
Un’altra “tradizione” è quella di realizzare uno
spettacolo con un tema di attualità, che quest’anno è stato quello
dell’inclusione. Il gruppo animazione ha realizzato un musical ispirato
al Gobbo di Notre Dame, che è riuscito a strappare un sorriso per la
simpatia degli attori, ma anche a far riflettere su un tema importante come
quello dell’inclusione.
Ovviamente come ogni festa che si rispetti non é venuto a
mancare il cibo: friselli, olive, fave e vino, cibi tipici e della tradizione
povera del paese! Abbiamo potuto imparare grazie all’azione di specialità di
Annamaria a preparare noi stessi gli squisiti friselli, mentre invece grazie a
Lorenzo Asia e Pietro hanno potuto offrire ai passanti il pane twist fatto da
lui.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito con
un’offerta per il cibo e per il vino, una parte del ricavato è stata donata
all’associazione San Giovanni Paolo II, che si occupa proprio di promuovere
l’inclusione, aiutando per esempio i profughi, tutti quei bambini i cui diritti
sono stati negati e le famiglie in difficoltà.
Per ultimo, ma non per importanza, grazie ai ragazzi del
gruppo fuoco e ambientazione, c’è stato modo di riscaldasi con un’alta fiamma,
anche durante una giornata di gennaio così fredda!
Purtroppo non tutto é stato rose e fiori. Il meteo non
era molto promettente, infatti ha piovuto tutta la serata.
Nessun commento:
Posta un commento